ERMITA

2017

 


ERMITA

 

Prima del 1493 gli unici abitanti dell'isola di Puerto Rico erano i Tainos che la chiamavano Borikén. A seguito della scoperta dell'isola da parte di Cristoforo Colombo, i primi coloni spagnoli esplorarono la parte nord-ovest dell'isola giungendo nei pressi del fiume Guajataca. In quel territorio chiamato la Tuna insediarono un nuovo villaggio con una chiesa, chiamata "ermita", dedicata a Sant'Antonio di Padova.

 

Tra il 1725 ed il 1730 si decise di ricostruire la vecchia chiesa. Per la costruzione della "ermita" vennero impiegati materiali recuperati lungo la costa a valle della Tuna e contemporaneamente fu allestita una chiesa temporanea in legno nelle vicinanze del cantiere.

 

Nei primi anni del 1800 la comunità  si trasferisce, in una posizione più favorevole, a valle  ed in prossimità della linea  di costa. La nuova città fondata nel 1819 sarà chiamata Isabela; la costruzione della chiesa di Sant'Antonio di Padova alla Tuna fu interrotta ed il villaggio abbandonato.

 

Un naturalista francese di nome Augusto Pleè tra il 1821 ed il 1823 nel suo viaggio a Puerto Rico si fermò a la Tuna e ne fece uno schizzo. Da tale disegno si evince chiaramente lo stato in rovina della chiesa, a destra vi è la cosidetta casa del sindaco,  e nell'estremità opposta la chiesa provvisoria in legno. Si Intravede oltre le rovine il villaggio ed  il caratteristico paesaggio collinare.

 

La "Ermita San Antonio de Padua de la Tuna"  nel  1982  è stata inserita nel registro nazionale dei luoghi storici in Washington d.C. negli Stati Uniti. La fondazione Mabodamaca dal 1988 ad oggi intraprende un'opera di valorizzazione, ricerca e restauro delle rovine, realizzandone  infine un

museo "Casa Tuna" dove il documentario realizzato da SCAPE3D è inserito permanentemente nel percorso museale.

 


PRESENTAZIONE DEL VIDEO: ERMITA